giovedì 14 luglio 2016

Paestum


Si parte per qualche giorno: weekend lunghissimo per sottrarci al caldo e alla confusione del paese.
Dopo numerose valutazioni, incertezze e ripensamenti, puntiamo alfin su Paestum: non è una passeggiata, considerando la velocità di crociera del camper, ma in "sole" quattro ore e mezza riusciamo a raggiungere la meta, in tempo per la registrazione nel campeggio e per il pranzo. L'annesso ristorante si rivela niente male. Il posto è abbastanza curato e pulito. ma le piazzole di sosta non sono molto affascinanti. Comunque sia, un camping sulla spiaggia, su questa spiaggia, possiede un fascino sufficiente a farti accettare qualche manchevolezza.


Pomeriggio in spiaggia, ma il mare agitato ci induce ad una prima, lunga passeggiata: nei prossimi giorni altre ne seguiranno.


Lasciata la spiaggia, ispezioniamo la zona: dopo un po' il nostro girovagare ci porta in un allevamento di bufale con annesso caseificio, degustazione e vendita. Siamo da Barlotti: mozzarelle, scamorze e yogurt di latte di bufala "cinque stelle"... ops!


Compriamo formaggi per la cena, ma non resistiamo ad una degustazione on site: roba da muggire di piacere! Ritorniamo rapidamente indietro ché il tempo si mette storto: altro che fuggire dalla calura! qui fa freschetto e comincia a piovere!


Come da previsioni una volta tanto azzeccate, l'indomani non è esattamente estate: facciamo in tempo ad andare a prendere il giornale in bici, e viene giù 'o pata pata 'e ll'acqua... cosa è il pata pata ecc.? si tratta di una locuzione della lingua napoletana, derivata probabilmente dal termine greco parapatto, spargere in giro, e sta ad intendere un acquazzone, un forte, fortissimo acquazzone. Appunto.


Passata la tempesta, una nuova passeggiata ci porta fino ai templi: pensavi che si veniva fin qui e non si visitassero i templi?


Ci aggiriamo fra le rovine a lungo...


...scattiamo le nostre brave foto da tutte le angolazioni possibili...


...e per non farci mancare nulla visitiamo anche il museo: purtroppo il "pezzo" più famoso, la lastra superiore del sarcofago del tuffatore, è in prestito, ma possiamo tranquillamente fotografare i suoi amici che se la spassavano.


Il ritorno sembra incredibilmente molto più lungo dell'andata...


Dimenticavamo di dirti che non è che siamo sperduti nel nulla: sulla strada dietro al nostro campeggio c'è 'sto po' po' di albergo! E non è il solo. Roba di gran class, se piace il genere.



Nessun commento:

Posta un commento