martedì 25 luglio 2017

Trevignano


E' un bel po' che non si va in giro col nostro camper: è accaduto qualcosa che ha come spezzato un incanto... Eppure non abbiamo avuto particolari difficoltà: abbiamo viaggiato abbastanza comodamente, abbastanza velocemente, abbiamo visto posti abbastanza belli... Ma tant'è. Però ci piange il cuore, non si può lasciarlo lì a prendere polvere! Com'è nel nostro stile, dopo mesi di sosta davanti casa, decidiamo di punto in bianco di spostarlo al lago: almeno lì c'è qualche possibilità di usarlo come "seconda casa", per così dire. Detto fatto: ora siamo a Trevignano, via della Rena! E qui resteremo per un po'. Anche se con noi non si può mai dire, eh.



Lo sai, il posto lo conosciamo a memoria, conosciamo tutti i sassi, tutti i vicoletti e le strette strade del centro storico, tutte le case piene di fiori, le ville del lungolago, i filari di alberi "alti e schietti" e un po' spennacchiati...



...conosciamo queste sponde, i cigni e i germani che le popolano, conosciamo il molo dove attracca la barca che fa il giro del lago... ma, a proposito, i pali dell'attracco sporgono insolitamente... che accade? dov'è finita l'acqua?



La spiaggia è diventata enorme, sono spuntati una gran quantità di massi che prima erano sommersi... Non dovremmo stupirci, ne avevamo sentito parlare, ma vederlo con i nostri occhi è tutt'altra cosa: dall'ultima volta che siamo stati qui il livello del lago è calato drammaticamente.



Le alghe in certi punti cominciano a spuntare dal pelo dell'acqua e sulle rive una fitta, minuscola vegetazione si sta espandendo dove prima non avrebbe mai potuto crescere.
La siccità che ha colpito tutt'Italia qui è ben visibile, soprattutto perché il prelievo d'acqua non si è affatto fermato, anzi: il lago di Bracciano è la riserva della capitale e Roma si sta bevendo tutto il "nostro" lago.



Al mattino non è con un cornetto e caffè alla Vela che la situazione migliora, ma ne siamo confortati.



La grande novità per noi che prima di mezzogiorno qui non ci abbiamo mai messo piede è vedere il lago a quest'ora: la nebbia si va sollevando a poco a poco dalle colline e dall'acqua e tutto è magicamente sfocato.



Un pranzo all'Ortensia ci riconcilia definitivamente con la "nostra" Trevignano: dovremo aspettare un bel po' per rivederla in forma come lo scorso anno.



Comunque qui la compagnia è ottima: Marina e Pippo ci accolgono come "quasi vicini di casa" e vengono in visita nella nostra proprietà: certo che da noi si starà un po' strettini a cenare in quattro...